La pinsa

Dal verbo latino “pinsare”(schiacciare, pestare), nasce nell’Antica Roma la “Pinsa”: una schiacciata paragonabile all’attuale focaccia, che racchiude in un unico involucro croccante una morbida mollica dal sapore di pane antico che sposa la saggezza del passato con la moderna dietetica. La “Pinsa” del terzo millennio è ancora più digeribile della sua illustre antenata, poichè la miscela di farro e kamut egiziano (con cui veniva prodotta nell’antichitò) è stata sostituita da farina di frumento tenero(altamente proteica), farina di soia, farina di riso, tutte rigorosamente non OGM; inoltre, la lievitazione a biga invertita ha dato vita ad un prodotto di alta qualità che, unito alla bontà dei condimenti, determina un’assoluta mancanza di rivali dal punto di vista dietetico e di digeribilità.
Come ogni tipicità che si rispetti, la “Pinsa” è un marchio protetto con regole di preparazione ben precise.
La “Pinsa” fa quindi risorgere la non sopita voglia dei Romani di riappropriarsi di una antica ricetta lasciata per troppi secoli nel dimenticatoio con buona pace della più recente pizza e … degli amici napoletani
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  • SORDI: Pomodoro-alici (7 €)
  • MAGNANI: mozzarella – pecorino – pepe (7 €)
  • SIG.NA MARGHERITA: pomodoro – mozzarella (7 €)
  • GASSMAN: pomodoro – mozzarella – prosciutto – funghi (8 €)
  • VITTI: pomodoro – mozzarella – prosciuttto (8 €)
  • RASCEL: mozzarella – verdure di stagione (8 €)
  • FABRIZI: mozzarella – gorgonzola – cipolla (8 €)
  • NINCHI: pomodoro – mozzarella, salame, olive, funghi, uovo (8 €)
  • BILLI: mozzarella – salsiccia – funghi (8 €)
  • BOMBOLO: mozzarella – cicoria – salsiccia (8 €)
  • PECORINO: mozzarella – patate – guanciale – pecorino (8 €)

CUCINA SENZA GLUTINE

PIATTI DA ASPORTO